L’erosione del suolo rappresenta una sfida sempre più urgente per le infrastrutture, aggravata dai cambiamenti climatici e da eventi meteorologici estremi. In risposta a questa problematica, il nostro team ha sviluppato Geocell Grid — un sistema sostenibile e a basso costo per la stabilizzazione del terreno, che combina materiali riciclati con l’efficacia comprovata di geocelle e geogriglie.
Ingegneria sostenibile contro l’erosione
Alluvioni, frane e tempeste sono fenomeni sempre più frequenti nel Regno Unito, con impatti diretti su milioni di abitazioni e danni economici stimati in miliardi di sterline. Solo nel 2025, si stimava che 2,4 milioni di immobili fossero a rischio alluvione. La tempesta Angus, da sola, ha causato danni per 56 milioni di sterline, colpendo 266 abitazioni private e 113 attività commerciali.
Suoli deboli e saturi d’acqua, specialmente in aree piovose o soggette a inondazioni, favoriscono lo smottamento e l’instabilità del terreno, con gravi conseguenze per strade, ferrovie e cantieri. L’industria delle costruzioni e la geotecnica sono quindi chiamate ad adottare soluzioni che garantiscano alte prestazioni e sostenibilità economica e ambientale.
L’unione di geocelle e geogriglie per un terreno più stabile
Per affrontare queste sfide, abbiamo progettato un sistema integrato che unisce geogriglie e geocelle per migliorare la stabilizzazione del suolo e il controllo dell’erosione.
- Componente geogriglia: ispirata alle griglie polimeriche sintetiche, è realizzata riutilizzando reti da pesca dismesse. Il design a maglia quadrata ottimizzata garantisce elevata resistenza alla trazione e migliora l’ancoraggio al suolo, riducendo i movimenti laterali e aumentando la stabilità.
- Componente geocella: presenta una struttura flessibile a nido d’ape che confina il terreno all’interno delle celle, impedendo spostamenti verticali e orizzontali. Le celle perforate permettono il drenaggio dell’acqua, evitando ristagni e migliorando la permeabilità.
L’integrazione di questi due elementi consente di distribuire meglio i carichi, ridurre i movimenti laterali e ottimizzare il drenaggio. Studi di laboratorio dimostrano che questa soluzione ibrida può ridurre di oltre il 40% lo spessore degli strati di terreno rinforzato rispetto ai metodi tradizionali.
Design modulare e impatto ambientale ridotto
Ogni componente del sistema Geocell Grid è pensato per minimizzare l’impatto ambientale. La geogriglia utilizza reti da pesca dismesse — una delle principali fonti di inquinamento plastico marino — mentre la geocella è prodotta a partire da rifiuti post-consumo in polietilene ad alta densità (HDPE), come flaconi di shampoo e bottiglie del latte.
Il sistema è progettato per essere pratico sul campo: il formato modulare rende l’installazione rapida e flessibile. I moduli si adattano facilmente a terreni irregolari, senza richiedere opere di preparazione intensive, e gli incastri ne permettono l’uso sia in orizzontale sia in verticale.
Prototipazione e test prestazionali
Per testare l’efficacia del nostro design, abbiamo realizzato un prototipo in scala 1:200 simulando la stabilizzazione di un pendio in condizioni soggette a frane. I risultati hanno mostrato che le aree protette dal Geocell Grid subivano uno spostamento del terreno significativamente inferiore rispetto a quelle non trattate — confermando la validità strutturale e la scalabilità della nostra proposta.
Il riscontro ricevuto dai mentor del settore durante la presentazione è stato molto positivo. Baninder Kaur, key account manager, ha sottolineato i benefici ambientali su più fronti. Joao Clemencio, sales engineer, ha apprezzato la flessibilità della geogriglia e analizzato le proprietà meccaniche dei materiali riciclati impiegati.
Produzione efficiente e competitiva
Il nostro approccio produttivo è pensato per ridurre i consumi energetici e i costi, sfruttando processi a basso impatto come lo stampaggio a compressione e la termosaldatura. Tutti i componenti del Geocell Grid sono realizzati con materiali riciclati, offrendo una seconda vita ai rifiuti nel contesto delle infrastrutture critiche.
Per la geogriglia, raccogliamo e puliamo accuratamente le reti da pesca dismesse, poi le tagliamo in segmenti e le uniamo con un legante a base di polietilene a bassa densità (LDPE). Grazie alla compressione a caldo, otteniamo pannelli resistenti con una struttura a maglia ad alta trazione.
La geocella, invece, viene prodotta a partire da HDPE riciclato proveniente da plastica domestica. Il materiale viene pulito, tagliato in fogli e termoformato in pannelli a struttura esagonale. Ogni unità è sottoposta a test strutturali e controlli di qualità per garantirne la resistenza in condizioni reali.
Costi stimati di produzione:
- Geogriglia da reti da pesca: 2,50 £/m²
- HDPE riciclato per geocella: 1,50 £/m²
- Sistema completo Geocell Grid: 5 £/m², rendendolo altamente competitivo sul mercato del controllo dell’erosione.
Prospettive future
Con la crescente richiesta di geosintetici sostenibili, Geocell Grid si propone come una soluzione ecologica e scalabile per la stabilizzazione del suolo. Le applicazioni spaziano da strade e ferrovie a cantieri e zone soggette a inondazioni.
Collaborando con Xometry, miriamo ad ampliare la produzione e rendere disponibile il nostro prodotto a un numero sempre maggiore di aziende ed enti pubblici, offrendo una soluzione accessibile e ad alto impatto.
Hai idee per migliorare questo sistema modulare di supporto al terreno? Scrivicelo nei commenti: che si tratti di suggerimenti progettuali, nuovi materiali o casi d’uso, siamo pronti ad ascoltarli!
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