Condivido sul mio canale YouTube i video delle mie creazioni e dei miei esperimenti di ingegneria per dimostrare quanto può essere divertente e gratificante creare qualcosa con le proprie mani. Un progetto su cui ho meditato a lungo riguardava la progettazione di uno zaino a propulsione: un dispositivo estremamente fantascientifico ma dotato di elementi pratici con potenziali applicazioni nel mondo reale. Quella che è nata inizialmente come un’idea divertente mi ha portato a riflettere su come poter utilizzare gli elementi estraibili dello zaino per fini utili, come aiutare persone con difficoltà fisiche.
I componenti chiave dell’idea
L’idea di realizzare uno zaino a propulsione era nella mia lista dei progetti già da anni. Sapevo che sarebbe stata una sfida non da poco: avrei avuto bisogno di parti dall’aderenza perfetta e abbastanza robusti da resistere alle forze implicate. Il mio obiettivo era creare un prodotto funzionante che non fosse soltanto accattivante a livello estetico ma anche pratico e durevole. Il concept prevedeva due ventole intubate elettriche (EDF, da Electric Ducted Fan), ovvero dei piccoli motori elettrici a reazione montati su bracci in grado di estendersi dallo zaino per fornire propulsione aggiuntiva, in modo simile a quando si pedala controvento.
I bracci estraibili rimangono nascosti alla vista, in quanto progettati per essere ripiegati nello zaino quando non in uso, e sono alimentati da servomotori che ne controllano il movimento. La gestione dell’intero sistema si basa su una scheda Arduino, che consente alle EDF di estendersi, ruotare e fornire propulsione aggiuntiva premendo semplicemente un pulsante.
La collaborazione con Xometry ha aperto la strada a nuove possibilità: non solo ho potuto stampare in 3D i bracci estraibili in alluminio, ma anche utilizzare un software di design generativo per creare componenti leggeri e robusti. Questo approccio mi ha permesso di andare oltre i prototipi in plastica e considerare materiali più resistenti per applicazioni reali. Utilizzando parti in metallo stampate in 3D ho ottenuto bracci solidi e dal design funzionale, in grado di inserirsi alla perfezione nello spazio compatto dello zaino.
Questo progetto non solo è stato divertente da realizzare, ma mi ha anche ispirato idee sulle possibili applicazioni pratiche degli elementi estraibili, tra cui fornire un aiuto supplementare nelle attività quotidiane alle persone che lo necessitano. Quella che era iniziata come un’idea dal carattere fantascientifico si era trasformata in un progetto potenzialmente applicabile al mondo reale.
Progettazione con il design generativo di Autodesk Fusion
Per la fase di progettazione ho utilizzato l’area di lavoro dedicata al design generativo di Autodesk Fusion, uno strumento che mi ha permesso di dare impulso alla creatività. Design creativo non vuol dire semplicemente disegnare delle forme, ma anche sperimentare diverse possibilità di design che prima non avrei considerato. Sono partito dalle basi, ovvero dal disegnare le parti da stampare e definire le limitazioni dimensionali e le specifiche di resistenza necessarie.
Utilizzando questi parametri, il software ha generato una serie di opzioni di design, di cui alcune così particolari che sembravano create dalla natura o uscite direttamente da un romanzo fantascientifico. I design erano complessi ma eleganti e univano perfettamente forma e funzionalità. Infine ho optato per quelli che offrivano il giusto equilibrio tra resistenza ed estetica.
Affrontare le complessità della stampa 3D in metallo con Xometry
Una volta pronti i design, il passo successivo era ottimizzarli per la stampa 3D in metallo. Lavorando fianco a fianco con Xometry, abbiamo apportato le modifiche richieste per garantire una produzione delle parti efficiente e senza compromessi su qualità e prestazioni. La competenza del team Xometry è stata cruciale in questa fase, in quanto ha aiutato a perfezionare i design, garantendo non solo che ogni componente avesse un aspetto eccellente, ma anche che rispettasse i requisiti strutturali.
La stampa in metallo ha aggiunto un ulteriore livello di complessità. A differenza delle plastiche, le parti in metallo devono essere progettate tenendo conto di distribuzione del peso, resistenza e modalità di assemblaggio. Il contributo di Xometry è stato fondamentale e mi ha aiutato a evitare insidie comuni, nonché a ottimizzare i design in modo che fossero funzionali e idonei alla produzione.

Assemblaggio finale dello zaino a propulsione
Quando ho ricevuto le parti finite da Xometry ero estremamente contento. Avevano un aspetto fantastico, con una finitura metallica elegante che rendeva lo zaino professionale e al contempo futuristico. Assemblarle è stato come comporre un puzzle che io stesso avevo progettato. Il processo è stato talmente soddisfacente che mi ha fatto apprezzare ancora di più questo tipo di progetti.
Infine sono salito sulla bicicletta, ho indossato lo zaino e l’ho acceso. L’esperienza è stata incredibile, funzionava! Non appena le EDF si sono attivate e mi sono mosso, mi sono sentito come un vero e proprio “uomo razzo”. La sensazione era quella di pedalare in discesa e prendere velocità era facilissimo. Posso solo immaginare cosa avranno pensato le persone dietro di me vedendomi.
Lo zaino a propulsione ha superato le mie aspettative, non solo in termini di estetica ma anche di funzionalità. Nonostante sia iniziato come un progetto divertente per il mio canale, mi sono poi reso conto che gli elementi estraibili potevano avere un grande potenziale nella vita di tutti i giorni, soprattutto per chi ha maggiori necessità di assistenza. Immaginate uno zaino in grado di allungare un braccio per raggiungere qualcosa, trasportare articoli pesanti o stabilizzare la persona in caso di necessità. Le possibilità sono infinite e sicuramente funzionalità del genere potrebbero offrire notevoli benefici a chi ha limitazioni fisiche o è alla ricerca di soluzioni per la vita quotidiana che consentano di avere le mani libere.
Un viaggio creativo con una visione per il futuro
Questo progetto mi ha ricordato che il motivo per cui ho iniziato a creare cose era sfidare me stesso, sperimentare nuove tecnologie e, soprattutto, ispirare. Essere riuscito a trasformare lo zaino a propulsione in realtà dimostra il potere della creatività combinato con tecniche di produzione avanzate. In futuro, spero di continuare ad ampliare i limiti dell’innovazione e di trovare nuovi modi per rendere idee come questa accessibili a chiunque. La mia missione è ispirare altre persone ad affrontare le proprie sfide creative, grandi o piccole che siano, perché possano provare la stessa gioia che provo io quando creo.
Per scoprire altri progetti ed esperimenti ingegneristici, dai un’occhiata al mio canale YouTube The Practical Engineer.
Quale progetto realizzeresti se avessi accesso alla stampa 3D in metallo e a strumenti di design generativo? Come integreresti i design stampati in 3D in metallo nei tuoi progetti? Ci piacerebbe conoscere la tua opinione e le tue idee. Facci sapere nei commenti!
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